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Erzebet Bathory

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Messaggio Da Angelodiluce Mer Apr 27, 2011 12:39 pm

Da molti viene ritenuta una vampira, è stata una contessa sadica e sanguinaria, che torturava e uccideva le sue serve per poi fare il bagno nel loro sangue. All'inizio i suoi crimini vennero coperti, per via del suo rango.
Molti studiosi sembrano abbracciare l'ipotesi della congiura politica, piuttosto che credere alla reale colpevolezza della contessa.
Sono in molti a vole affibbiare alla Contessa una parentela con un altro famoso "Conte": Vlad Tepes, ma la notizia è assolutamente falsa.
Ma va detto che c'è un mistero che accomuna i due personaggi: il fatto che nessuno dei due cadaveri sia mai stato ritrovato....

Anno Descrizione

1560 Dal matrimonio del conte Gyorgy Bathory-Ecsedy con Anna Bathory-Somlyoi, ambedue appartenenti al nobile casato dei Bathory, nasce la contessina Erzsebet. Per poter sposare l'amatissima cugina, il conte Gyorgy ha formalmente rinunciato a tutti i suoi privilegi principeschi.
1561-1568 Erzsebet trascorre la sua infanzia presso il castello ungherese di Ecsed, sede della piccola ma sfarzosa corte del padre.
1569 La piccola Erzsebet viene ufficialmente promessa in sposa al tredicenne conte Ferenc Nadasdy. Il matrimonio viene combinato dai rispettivi padri affinché la favolosa eredità della famiglia Dragffy, di cui i due rampolli sono casualmente beneficiari, non vada dispersa. Il giovane e valoroso Ferenc Nadasdy è il rampollo di una delle famiglie più potenti e ricche d'Ungheria: suo padre, Tamas, è l'aristocratico più potente del regno.
1571 Erzsebet viene inviata a trasferirsi al castello di Sarvar, residenza principale della famiglia Nadasdy, affinché impari le usanze e gli obblighi imposti dal complesso cerimoniale della sua futura famiglia. A differenza delle donne dell'epoca, Erzsebet sa leggere e scrivere in Ungherese, Latino e Greco. La sua formazione culturale è decisamente superiore a quella delle donne dell'epoca: basti pensare, ad esempio, che la potentissima contessa Kanizsai, sua futura suocera, era totalmente analfabeta e priva della benché minima formazione culturale.
1573 Mentre il futuro marito di Erzsebet completa la propria formazione presso i migliori istituti religiosi di Vienna, Erzsebet intreccia una relazione con il nobile Laszlo Bende, da cui, secondo fonti non ancora provate, avrebbe avuto un figlio illegittimo.
1575 (8 maggio)
Dopo quattro anni di fidanzamento, Erzsebet e Ferenc si sposano presso il piccolo castello di Vranov. Tra i regali di nozze ricevuti dal ricchissimo marito, Erzsebet riceve in dono il castello di Cachtice con i diciassette villaggi circostanti: sarà il teatro dei suoi presunti delitti.
1585 Dopo dieci anni di matrimonio Erzsebet dà alla luce Anna, sua prima figlia.
1595 Presso la piccola corte della giovane contessa viene assunta una certa Anna, oscuro personaggio meglio conosciuto col soprannome di "Dravulia" (la cui origine potrebbe derivare dall'aggettivazione dei vocaboli serbi "dar", ossia dono e "bol", ossia dolore). Darvulia, che diventerà ben presto cieca e poi inferma, verrà in seguito accusata da tutti di essere stata la vera ispiratrice dei futuri delitti della contessa.
1598 Finalmente Erzsebet, dopo la morte prematura del piccolo Andras, partorisce il tanto atteso erede maschio: Pal Nadasdy.
1601 (marzo)
A Bratislava Ferenc Nadasdy viene colpito da una grave malattia che lo colpisce agli arti inferiori.
1603 La salute di Ferenc Nadasdy peggiora gravemente.
1604 (3 gennaio)
Dopo un improvviso e ulteriore aggravamento delle proprie condizioni di salute, muore il conte Ferenc Nadasdy. In qualità di tutore del giovane Pal, Erzsebet diventa signora incontrastata degli sterminati e ricchissimi poderi della famiglia Nadasdy.
1605 Anna Nadasdy, figlia maggiore di Erzsebet, si sposa con il conte Miklos Zrinyi, discendente di un'antica famiglia croata con sede a Csaktornya (oggi Cakovec).
1606 Erzsebet Bathory, in seguito all'invasione di alcuni suoi territori da parte delle truppe del conte Banffy scrive al suo nemico: "So, mio buon signore, che avete fatto questa cosa, che avete occupato i miei piccoli possedimenti, perché siete povero, ma non pensiate che io ve li lasci godere in pace. Troverete in me un uomo". Questa lettera prova quanto Erzsebet fosse forte di carattere e assolutamente certa della propria posizione di privilegio rispetto alla media aristocrazia ungherese. Sarà proprio questa condizione di privilegio la causa dei suoi guai giudiziari.
1607 Il principe Gabor Bathory, nipote della contessa Erzsebet, viene eletto Principe di Transilvania. Il potente conte Gyorgy Thurzo, escluso dall'ambita successione al trono transilvano, giura vendetta contro i Bathory.
1609 Il conte Gyorgy Thurzo viene eletto Conte Palatino d'Ungheria. Ora il suo potere sull'aristocrazia ungherese è praticamente illimitato. Nel tentativo di aumentare il prestigio della sua non nobilissima famiglia, Thurzo si schiera dalla parte dell'imperatore Rodolfo II d'Asburgo inimicandosi le più importanti dinastie ungheresi.
1610 (6 gennaio)
Kata Nadasdy, figlia minore di Erzsebet, si sposa con il nobile Gyorgy Homonnay Drugeth.

(5 marzo)
Thurzo, deciso a colpire duramente i Bathory per impossessarsi di parte dei loro possedimenti, ordina la prima inchiesta contro Erzsebet. L'oggetto di quell'inchiesta infamante si basa su una decina di denunce anonime che la accusano di torture inflitte a giovani ragazze provenienti da alcune famiglie nobili ungheresi.

(22 marzo)
Vengono ascoltati numerosi testimoni provenienti dalle contee di Gyor, Veszprem, Pozsony, Trencin e Nitra. La lettera inviata da Thurzo alle corti delle diverse contee contiene per la prima volta l'esplicita accusa ai misfatti per i quali Erzsebet verrà condannata: "Diverse fanciulle e vergini e altre donne sono state uccise in vari modi, le quali si trovavano nei suoi appartamenti".

(7 giugno)
I due generi della contessa Bathory (Gyorgy Homonnay Drugeth e Miklos Zrinyi) si incontrano segretamente con Thurzo per cercare il modo di non rendere pubblica l'inchiesta contro la potente suocera.

(19 agosto)
Erzsebet Bathory accompagna personalmente una nobildonna di nome Hernath presso la corte di Vasvar Szombathely affinché possa rilasciare una dichiarazione spontanea che comprovi il fatto che sua figlia Zsuszana non è morta per le violenze subite durante il periodo passato al suo servizio (come affermato da alcuni testimoni fidati di Thurzo), ma di morte naturale. Questo episodio comprova il fatto che, nonostante la segretezza con cui vennero condotte in un primo tempo le indagini, la contessa Bathory fosse perfettamente al corrente delle accuse di cui era oggetto. La dichiarazione della vedova Hernath non fu mai presa in considerazione né dai giudici né da Thurzo.

(3 settembre)
Erzsebet Bathory, in preda all'incertezza per la propria sorte, redige il suo testamento. Tutti i suoi averi vengono destinati al figlio Pal.

(fine ottobre)
Erzsebet ordina che tutti i suoi gioielli siano inviati a Cachtice, il piccolo castello slovacco da lei scelto come nuova dimora per la sua corte.

(4 novembre)
Erzsebet chiede aiuto a suo nipote Gabor, principe di Transilvania, chiedendogli di inviarle alcuni importantissimi documenti riguardanti la legittimità dei suoi possedimenti. Ormai la contessa Bathory sa di essere in pericolo e da Cachtice cerca di preparare la sua difesa.

(12 novembre)
Il conte Miklos Zrinyi, genero della contessa, scrive a Thurzo ribadendogli la propria fedeltà. Erzsebet è sempre più sola.

(30 dicembre)
Thurzo si reca a Cachtice e, radunati gli abitanti del villaggio, fa irruzione nel castello trovandovi (a suo dire) la contessa intenta a torturare le sue vittime. Erzsebet viene arrestata dai soldati di Thurzo e rinchiusa nei suoi appartamenti. Vengono arrestati e interrogati (dopo essere stati torturati) anche i quattro servitori fidati della contessa: Ilona Jo, Dorottya Szentes (detta Dorko), Katalin Benecka e Janos Ujvary (detto Ficzko).
1611 (7 gennaio)
Si riunisce il tribunale per processare i servi della contessa. La sentenza viene emanata la sera stessa: tre servitori vengono bruciati vivi sul rogo. Dalle fiamme della giustizia si salva solo Katalin Benecka, di cui non ci è dato sapere il destino. Per la contessa, di rango troppo elevato per essere giustiziata, viene richiesta la carcerazione a vita.

(14 gennaio)
Thurzo riceve da re Mattia d'Asburgo un ordine che gli impone di formulare una nuova inchiesta. Molto probabilmente, il re aveva ordinato alcune inchieste a titolo privato ricavandone responsi assai diversi da quelli ottenuti da Thurzo. Tuttavia, re Mattia non si schiera apertamente contro Thurzo poiché ha bisogno del suo sostegno nei difficili rapporti con la nobiltà ungherese.

(febbraio)
Si apre la seconda indagine: vengono ascoltati duecentoventiquattro nuovi testimoni.

(17 aprile)
Re Mattia, ricevuti gli atti della nuova inchiesta, controfirma la sentenza di carcerazione a vita.

(17 dicembre)
Si conclude l'ultima inchiesta ufficiale con la conferma definitiva di tutti i capi d'accusa. Si tratta dell'interrogatorio di dodici testimoni appartenenti a famiglie nobili, quindi ritenuti assolutamente degni di credibilità. Erzsebet Bathory viene nuovamente accusata di aver torturato oltre seicento giovani donne praticando le torture più cruente, dal taglio dei genitali all'ustione delle mani. La contessa Bathory viene ufficialmente accusata di omicidio plurimo e irrevocabilmente condannata alla reclusione a vita nel castello di Cachtice.
1612 (16 febbraio)
Il conte Zsigmond Forgach, giudice supremo d'Ungheria, scrive una lettera al conte palatino Gyorgy Thurzo pregandolo di impedire a sua moglie (la contessa Czobor) di recarsi ancora presso il castello di Cachtice con lo scopo di depredare i forzieri della contessa Bathory. In gennaio, infatti, la moglie di Thurzo si era più volte recata presso la prigioniera con lo scopo di sottrarle alcuni gioielli, la cui vendita le avrebbe permesso di pagare le elevatissime spese affrontate per lo sfarzoso matrimonio della figlia.
1614 (25 agosto)
Dopo tre anni di reclusione Erzsebet Bathory muore nel castello di Cachtice.

(novembre)
Erzsebet Bathory viene sepolta nel cimitero della Parrocchiale di Cachtice.
1617 Stando ad alcune testimonianze, il cadavere della Bathory viene riesumato e traslato presso la cripta della famiglia Nadasdy a Nyirbator (in Polonia).
1839 John Paget pubblica in Gran Bretagna il resoconto dei suoi viaggi in Europa in cui compare un capitolo dedicato alla storia di Erzsebet Bathory.
1854 Il reverendo inglese Sabine Baring-Gould accenna al personaggio di Erzsebet Bathory nel suo noto "Book of Were-wolves" (Libro dei lupi mannari).
1894 A Breslavia Ferdinand Strobl von Ravelsberg pubblica (sotto lo pseudonimo di R.A. von Elsberg) il saggio "Die Blütgrafin (Erzsebet Bathory): Ein Sitten und Charakterbild" (ossia "La contessa sanguinaria Erzsebet Bathory: uno studio sul carattere e sul comportamento).
1932 Lo scrittore slovacco Jozo Niznansky inizia la pubblicazione del romanzo a puntate "Cachticka Pani" (La Signora di Cachtice). La Slovacchia scopre nella propria storia un personaggio degno dei migliori romanzi gotici inglesi.
1938 (7 luglio)
Viene aperta la cripta dei Bathory nel cimitero di Cachtice: non si trova traccia del cadavere della contessa.
1962 La scrittrice Valentine Penrose pubblica a Parigi "La Comtesse Sanglante", monumentale romanzo storico che celebra le gesta della contessa ungherese Erzsebet Bathory. Inizia così l'innamoramento dell'ambiente culturale francese per la figura della contessa Bathory.
1968 La scrittrice argentina Alejandra Pizarnik scrive un racconto intitolato "Acerca de la Contessa Sangrienta" e ispirato alla folle vicenda di una non ben identificata contessa europea vittima di manie masochiste.
1970 La Hammer Film produce la pellicola "Countess Dracula" (La morte va a braccetto con le vergini) diretta da Peter Sasdy e interpretata dalla bella Ingrid Pitt.
1971 Henry Kumel dirige "Le rouge aux lèvres" (La vestale di Satana), pellicola horror-erotica vagamente ispirata al personaggio della contessa Bathory trasportato in epoca contemporanea.
1973 Jorge Grau gira in Spagna "Cerimonia Sangrienta" (distribuito in Italia co il titolo bislacco "Le vergini cavalcano la morte"). Il ruolo di Erzsebet Bathory è affidato a Lucia Bosè.
1974 Il regista polacco Walerian Borowczyk gira in Francia la pellicola "Contes Immoraux" (I racconti immorali). Nel terzo episodio, intitolato "Erzsebet Bathory", il ruolo della contessa è affidato alla bella Paloma Picasso, figlia del pittore.
1975 Sulla scia del successo dell'opera di Valentine Penrose, sempre a Parigi, viene pubblicato il racconto "Comtesse de Sang" di Maurice Périsset.
1983 Raymond T. McNally scrive il trattato storico "Dracula Was a Woman. In Search of The Blood Countess of Transilvania".
1994 In Gran Bretagna lo scrittore americano di origine romena Andrei Codrescu pubblica il libro di successo "The Blood Countess". Il grande pubblico riscopre il mito della contessa sanguinaria. Negli Stati Uniti la scrittrice Jeanne Kalogridis inizia, con "Il patto del vampiro", la trilogia narrativa che vede un discendente di Vlad Tepes alle prese con una potente vampira di nome Elisabeth Bathory.
1995 Vengono aperte le tombe dei Bathory a Nyirbator: anche qui nessuna traccia del cadavere della contessa Erzsebet.
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