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Scisma franco-inglese del 1877
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Scisma franco-inglese del 1877
Il secondo grande scisma nella storia della massoneria, dopo quello inglese del 1752, avvenne negli anni successivi al 1877, quando il Grande Oriente di Francia abolì ogni restrizione all'ammissione di atei. Nonostante la discussione sull'ateismo sia verosimilmente il maggior fattore della frattura con il Grande Oriente di Francia, gli inglesi menzionano anche il riconoscimento da parte dei francesi della massoneria femminile e delle co-massonerie, come anche la tendenza dei massoni francesi a discutere volentieri di religione e politica nella loggia. Anche se i francesi scoraggiano queste discussioni non le bandiscono altrettanto drasticamente quanto gli inglesi.[6] Lo scisma tra i due rami è stato occasionalmente superato, specialmente durante la prima guerra mondiale, quando massoni statunitensi richiesero di poter visitare logge francesi.[6]
Per quanto riguarda i requisiti religiosi, la più antica costituzione massonica (quella di Anderson, 1723) dice solo che un massone "non dovrà mai essere uno stupido ateo né un libertino senza religione" se "comprende l'Arte correttamente". La sola religione richiesta era "quella religione in cui tutti gli Uomini concorrono, tenendo per sé le loro particolari Convinzioni".[7] I massoni non si trovano d'accordo nel definire "stupido" o "senza religione" degli aggettivi necessari o accidentali per "ateo" e "libertino". È possibile che l'ambiguità sia intenzionale. Nel 1815, l'appena riunificata Gran Loggia Unita d'Inghilterra (UGLE) cambiò le Costituzioni di Anderson in senso più ortodosso: «qualunque sia la religione o il modo di praticarla, nessuno sarà escluso dall'Ordine, purché creda nel glorioso Architetto del cielo e della terra, e pratichi i sacri doveri della moralità». Gli inglesi mettono in pratica questo articolo col richiedere al candidato la fede in un Essere Supremo e nella sua volontà rivelata; nonostante ciò possa ancora essere interpretato in modo non-deista, ciò rese più difficile per credenti non ortodossi l'ingresso nella massoneria.
Nel 1849, il Grande Oriente di Francia seguì l'esempio inglese adottando il "requisito dell'Essere Supremo", ma nei paesi latini si registrava già una pressione crescente per ammettere apertamente gli atei. Ci fu un tentativo di compromesso nel 1875 (Congresso dei Supremi consigli federali, al convento di Losanna) con l'uso dell'espressione "Principio Creatore" (che suonava meno deista che non "Essere Supremo") ma alla fine ciò non era abbastanza per il Grande Oriente di Francia, e nel 1877 essi tornarono ad abolire il requisito di religiosità per l'ingresso, adottando l'originale documento di Anderson del 1723 quale Costituzione ufficiale. Venne inoltre creato un rituale modificato che non faceva alcun riferimento diretto al GADU (sebbene, come simbolo, rimanesse probabilmente ancora in uso). Questo nuovo rito non rimpiazzava i vecchi, ma era proposto come alternativa (le giurisdizioni europee in generale non tendono a ridursi all'uso di un solo rito, come la maggioranza delle giurisdizioni nordamericane, ma offrono un assortimento di riti tra cui le logge possano scegliere).
Per quanto riguarda i requisiti religiosi, la più antica costituzione massonica (quella di Anderson, 1723) dice solo che un massone "non dovrà mai essere uno stupido ateo né un libertino senza religione" se "comprende l'Arte correttamente". La sola religione richiesta era "quella religione in cui tutti gli Uomini concorrono, tenendo per sé le loro particolari Convinzioni".[7] I massoni non si trovano d'accordo nel definire "stupido" o "senza religione" degli aggettivi necessari o accidentali per "ateo" e "libertino". È possibile che l'ambiguità sia intenzionale. Nel 1815, l'appena riunificata Gran Loggia Unita d'Inghilterra (UGLE) cambiò le Costituzioni di Anderson in senso più ortodosso: «qualunque sia la religione o il modo di praticarla, nessuno sarà escluso dall'Ordine, purché creda nel glorioso Architetto del cielo e della terra, e pratichi i sacri doveri della moralità». Gli inglesi mettono in pratica questo articolo col richiedere al candidato la fede in un Essere Supremo e nella sua volontà rivelata; nonostante ciò possa ancora essere interpretato in modo non-deista, ciò rese più difficile per credenti non ortodossi l'ingresso nella massoneria.
Nel 1849, il Grande Oriente di Francia seguì l'esempio inglese adottando il "requisito dell'Essere Supremo", ma nei paesi latini si registrava già una pressione crescente per ammettere apertamente gli atei. Ci fu un tentativo di compromesso nel 1875 (Congresso dei Supremi consigli federali, al convento di Losanna) con l'uso dell'espressione "Principio Creatore" (che suonava meno deista che non "Essere Supremo") ma alla fine ciò non era abbastanza per il Grande Oriente di Francia, e nel 1877 essi tornarono ad abolire il requisito di religiosità per l'ingresso, adottando l'originale documento di Anderson del 1723 quale Costituzione ufficiale. Venne inoltre creato un rituale modificato che non faceva alcun riferimento diretto al GADU (sebbene, come simbolo, rimanesse probabilmente ancora in uso). Questo nuovo rito non rimpiazzava i vecchi, ma era proposto come alternativa (le giurisdizioni europee in generale non tendono a ridursi all'uso di un solo rito, come la maggioranza delle giurisdizioni nordamericane, ma offrono un assortimento di riti tra cui le logge possano scegliere).
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