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traduttore
mistero della tomba di Mozart
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mistero della tomba di Mozart
Il 5 dicembre 1791,dopo una breve malattia,Mozart morì a Vienna.
Aveva solo 35 anni,e la sua salute,da sempre cagionevole,lo aveva portato alla tomba in maniera repentina.
Il 17 dicembre venne celebrato con molta sobrietà il suo funerale,nella cattedrale di santo Stefano,e il suo corpo trasportato nel cimitero di San Marco.
Non ebbe il privilegio di una tomba a solo ,venne anzi seppellito con altre persone morte negli stessi giorni in cui lui decedeva;venne calato in una fossa profonda due metri,e coperto di calce.
La fossa fu riaperta poco dopo per inumare altri defunti,e nuovamente ricoperta.
E da quel momento del suo corpo si perdono le tracce,visto che nessuno si prese la briga di identificarne la sepoltura almeno con una lapide o il nome inciso su una pietra tombale.
Eppure qualcuno aveva annotato il luogo preciso della sepoltura.
Nel Mozarteum di Salisburgo è conservato un teschio,che si dice provenga dalla tomba di Mozart,e che appartenga al grande compositore.
Si narra infatti che il sacrestano di San Marco, Joseph Rothmayer,abbia legato al collo di Mozart un laccio di ferro,per poterlo identificare senza errore.
Se ciò sia accaduto durante la tumulazione,o qualche anno dopo,non è ben chiaro.
I fatti dicono che nel 1875 qualcuno portò portò la reliquia al professor Joseph Hyrtl,un importante anatomo patologo austriaco,che giunse alla conclusione che il teschio era stato dissotterrato presumibilmente a inizio secolo.
Dopo di che lo adagiò su un cuscino,e mise un cartoncino vicino al teschio con su scritto: Wolfgang Amadeus Mozart, Gestorben 1791, Geboren 1756 Musa vitat mori horaz
Ai giorni nostri sono state fatte ricerche sul teschio:le più recenti sembrano convalidare l’ipotesi che si tratti proprio del cranio del grande musicista.
Corrispondono le dimensioni,l’età approssimativa e un difetto congenito che è stato riscontrato,e che anche Mozart aveva.
Corrisponde anche una frattura che il musicista si procurò,che potrebbe essere una concausa della sua morte;non dimentichiamo,infatti,che Mozart nell’ultimo anno della sua vita soffrì di fortissimi dolori alla testa.
Aveva solo 35 anni,e la sua salute,da sempre cagionevole,lo aveva portato alla tomba in maniera repentina.
Il 17 dicembre venne celebrato con molta sobrietà il suo funerale,nella cattedrale di santo Stefano,e il suo corpo trasportato nel cimitero di San Marco.
Non ebbe il privilegio di una tomba a solo ,venne anzi seppellito con altre persone morte negli stessi giorni in cui lui decedeva;venne calato in una fossa profonda due metri,e coperto di calce.
La fossa fu riaperta poco dopo per inumare altri defunti,e nuovamente ricoperta.
E da quel momento del suo corpo si perdono le tracce,visto che nessuno si prese la briga di identificarne la sepoltura almeno con una lapide o il nome inciso su una pietra tombale.
Eppure qualcuno aveva annotato il luogo preciso della sepoltura.
Nel Mozarteum di Salisburgo è conservato un teschio,che si dice provenga dalla tomba di Mozart,e che appartenga al grande compositore.
Si narra infatti che il sacrestano di San Marco, Joseph Rothmayer,abbia legato al collo di Mozart un laccio di ferro,per poterlo identificare senza errore.
Se ciò sia accaduto durante la tumulazione,o qualche anno dopo,non è ben chiaro.
I fatti dicono che nel 1875 qualcuno portò portò la reliquia al professor Joseph Hyrtl,un importante anatomo patologo austriaco,che giunse alla conclusione che il teschio era stato dissotterrato presumibilmente a inizio secolo.
Dopo di che lo adagiò su un cuscino,e mise un cartoncino vicino al teschio con su scritto: Wolfgang Amadeus Mozart, Gestorben 1791, Geboren 1756 Musa vitat mori horaz
Ai giorni nostri sono state fatte ricerche sul teschio:le più recenti sembrano convalidare l’ipotesi che si tratti proprio del cranio del grande musicista.
Corrispondono le dimensioni,l’età approssimativa e un difetto congenito che è stato riscontrato,e che anche Mozart aveva.
Corrisponde anche una frattura che il musicista si procurò,che potrebbe essere una concausa della sua morte;non dimentichiamo,infatti,che Mozart nell’ultimo anno della sua vita soffrì di fortissimi dolori alla testa.
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