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RELIGIONI MISTERICHE DELL'ANTICA GRECIA
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RELIGIONI MISTERICHE DELL'ANTICA GRECIA
Le Religioni Misteriche nacquero nelle antiche società primitive per approdare poi definitivamente nell'antica Grecia. La parola misteri deriva dalla radice indoeuropea "mu" che aveva il significato di "chiudere la bocca".
La principale caratteristica di queste Religioni era il segreto: la vera natura della Dottrina era rivelata soltanto agli "iniziati" che avevano l'obbligo di mantenere il segreto.
Queste Religioni avevano un carattere "salvifico", cioè l'azione iniziatica era destinata a realizzare una realtà superiore: attraverso vari gradi di iniziazione, gli adepti giungono alla visione ed alla identificazione con il Divino ed ottengono la liberazione dalla realtà empirica materiale ed il superamento dello stato umano.
Caratterizzazione comune di tutte queste Religioni misteriche era la morte rituale, la discesa agli inferi, il viaggio dell'uomo nella profondità più oscura del proprio essere alla quale seguiva la nuova nascita: il sorgere del Sole interiore, il Sole di mezzanotte di cui parla Apuleio nell'asino d'Oro.
Queste Religioni dunque si inquadrano nella grande Tradizione Esoterica che mira al superamento dell'uomo empirico per giungere alla realizzazione della Conoscenza Suprema ed alla identificazione con il Divino.
Le principali Religioni Misteriche in Grecia furono il culto di Dionisio, i misteri Orfici ed i misteri Eleusini.
Col diffondersi della civiltà ellenistica, dopo la morte di Alessandro Magno, anche i misteri orientali si diffusero in tutto il mondo ed il loro sviluppo proseguì poi nell'Impero Romano. Tra questi ricordiamo i culti di Cibele, Iside e Mitra.
I Misteri dell'antica Grecia erano caratterizzati da particolari riti. In questi riti si celebrava l'entrata nell'oscurità e la successiva uscita verso la luce.
Proclo scrive che il Rito Misterico "provoca consonanza delle anime con il rito in una maniera a noi incomprensibile, e divina, di modo che alcuni degli inziandi sono presi dal panico, colmi come sono di divino orrore; altri si assimilano ai simboli sacri, abbandonano la loro identità, acquistano familiarità con gli dei, e sperimentano la possessione divina"
Secondo Plutarco, in questi riti, l'iniziato anticipa l'esperienza della morte:
"Dapprima si erra faticosamente, smarriti, correndo timorosi attraverso le tenebre senza raggiungere alcuna meta; poi, prima della fine, si è invasi da ogni tipo di terrore, spavento, tremore, sudore e angoscia. Finalmente una meravigliosa luce viene incontro e si è accolti da luoghi puri e da prati, dove risuonano voci e si vedono danze, dove si odono solenni canti ieratici e si hanno sante apparizioni. Tra questi suoni e queste visioni, ormai perfetti e pienamente iniziati, si diviene liberi e si procede senza vincoli con ghirlande di fiori sul capo, celebrando i sacri riti assieme agli uomini santi e puri; si osserva la massa degli uomini che vivono qui sulla terra, non iniziati e non purificati, calpestarsi e spingersi insieme nel fango e nella polvere, attanagliati dalla paura per i mali della morte a causa della mancanza di fiducia nei beni dell'Aldilà. Così si può comprendere come l'intreccio e la connessione con il corpo sia per l'anima contro natura".
D'altra parte la Dottrina comune a tutte le religioni Misteriche affermava che la nostra anima è di origine divina ed un tempo visse in seno agli Dei, ma essa commise un peccato e per scontarne poi la pena fu condannata alla prigionia del corpo; anzi essa deve abitare uno dopo l'altro i corpi di diversi animali ed uomini prima di potersi riscattare e tornare ad essere accolta nella cerchia degli Dei.
Nelle Religioni Misteriche si vede chiaramente l'influsso delle grandi tradizioni orientali, dalle quali probabilmente hanno derivato la Dottrina. In esse sono presenti i concetti induisti di reincarnazione e di Illuminazione intesa come liberazione dal ciclo delle rinascite e ricongiungimento con il Divino.
Ai culti misterici hanno poi probabilmente attinto il Cristianesimo e lo Gnosticismo. Tra i culti misterici più antichi vi è quello di Mitra il cui mito ha moltissime analogie con quello di Cristo. Invece il concetto di Anima caduta per un errore e prigioniera del corpo è stato ripreso da quasi tutte le scuole Gnostiche.
La principale caratteristica di queste Religioni era il segreto: la vera natura della Dottrina era rivelata soltanto agli "iniziati" che avevano l'obbligo di mantenere il segreto.
Queste Religioni avevano un carattere "salvifico", cioè l'azione iniziatica era destinata a realizzare una realtà superiore: attraverso vari gradi di iniziazione, gli adepti giungono alla visione ed alla identificazione con il Divino ed ottengono la liberazione dalla realtà empirica materiale ed il superamento dello stato umano.
Caratterizzazione comune di tutte queste Religioni misteriche era la morte rituale, la discesa agli inferi, il viaggio dell'uomo nella profondità più oscura del proprio essere alla quale seguiva la nuova nascita: il sorgere del Sole interiore, il Sole di mezzanotte di cui parla Apuleio nell'asino d'Oro.
Queste Religioni dunque si inquadrano nella grande Tradizione Esoterica che mira al superamento dell'uomo empirico per giungere alla realizzazione della Conoscenza Suprema ed alla identificazione con il Divino.
Le principali Religioni Misteriche in Grecia furono il culto di Dionisio, i misteri Orfici ed i misteri Eleusini.
Col diffondersi della civiltà ellenistica, dopo la morte di Alessandro Magno, anche i misteri orientali si diffusero in tutto il mondo ed il loro sviluppo proseguì poi nell'Impero Romano. Tra questi ricordiamo i culti di Cibele, Iside e Mitra.
I Misteri dell'antica Grecia erano caratterizzati da particolari riti. In questi riti si celebrava l'entrata nell'oscurità e la successiva uscita verso la luce.
Proclo scrive che il Rito Misterico "provoca consonanza delle anime con il rito in una maniera a noi incomprensibile, e divina, di modo che alcuni degli inziandi sono presi dal panico, colmi come sono di divino orrore; altri si assimilano ai simboli sacri, abbandonano la loro identità, acquistano familiarità con gli dei, e sperimentano la possessione divina"
Secondo Plutarco, in questi riti, l'iniziato anticipa l'esperienza della morte:
"Dapprima si erra faticosamente, smarriti, correndo timorosi attraverso le tenebre senza raggiungere alcuna meta; poi, prima della fine, si è invasi da ogni tipo di terrore, spavento, tremore, sudore e angoscia. Finalmente una meravigliosa luce viene incontro e si è accolti da luoghi puri e da prati, dove risuonano voci e si vedono danze, dove si odono solenni canti ieratici e si hanno sante apparizioni. Tra questi suoni e queste visioni, ormai perfetti e pienamente iniziati, si diviene liberi e si procede senza vincoli con ghirlande di fiori sul capo, celebrando i sacri riti assieme agli uomini santi e puri; si osserva la massa degli uomini che vivono qui sulla terra, non iniziati e non purificati, calpestarsi e spingersi insieme nel fango e nella polvere, attanagliati dalla paura per i mali della morte a causa della mancanza di fiducia nei beni dell'Aldilà. Così si può comprendere come l'intreccio e la connessione con il corpo sia per l'anima contro natura".
D'altra parte la Dottrina comune a tutte le religioni Misteriche affermava che la nostra anima è di origine divina ed un tempo visse in seno agli Dei, ma essa commise un peccato e per scontarne poi la pena fu condannata alla prigionia del corpo; anzi essa deve abitare uno dopo l'altro i corpi di diversi animali ed uomini prima di potersi riscattare e tornare ad essere accolta nella cerchia degli Dei.
Nelle Religioni Misteriche si vede chiaramente l'influsso delle grandi tradizioni orientali, dalle quali probabilmente hanno derivato la Dottrina. In esse sono presenti i concetti induisti di reincarnazione e di Illuminazione intesa come liberazione dal ciclo delle rinascite e ricongiungimento con il Divino.
Ai culti misterici hanno poi probabilmente attinto il Cristianesimo e lo Gnosticismo. Tra i culti misterici più antichi vi è quello di Mitra il cui mito ha moltissime analogie con quello di Cristo. Invece il concetto di Anima caduta per un errore e prigioniera del corpo è stato ripreso da quasi tutte le scuole Gnostiche.
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