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ARIANI, IPERBOREI E LA MITICA THULE
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ARIANI, IPERBOREI E LA MITICA THULE
Tra il 2000 ed il 1400 avanti Cristo una misteriosa popolazione scese dal nord e, divedendosi in due tronconi, invase il subcontinente indiano e la Grecia, dando origine a due delle più grandi civiltà che siano mai esistite. Erano gli Ariani, gli Arya (i nobili). La loro lingua originale era il sanscrito e bisogna notare che in questa lingua sono esprimibili concetti filosofici che sarebbe impossibile esprimere in molte lingue moderne, tranne forse il tedesco. I grandi filosofi greci, Platone in particolare, derivarono i loro sistemi filosofici dalle antichissime conoscenze portate dagli Ariani. In india nacque la civiltà Indoariana con i suoi testi sacri, i Veda e le Upanishad, nei quali il pensiero umano ha raggiunto le più alte vette di speculazione filosofica. Di origine ariana sarà poi anche il Buddismo.
Chi erano e da dove venivano gli Ariani? Il geografo ed esploratore greco Pitea parla per la prima volta della leggendaria isola di Thule nella quale il Sole splendeva per sei mesi all'anno e che distava sei giorni di navigazione dall'odierna Scozia. Quest'isola sarebbe stata abitata da una leggendaria popolazione, gli Iperborei. Questi sarebbero stati custodi di una Tradizione Filosofica Primordiale che avrebbero ereditato dalla civiltà di Atlantide ormai scomparsa. Thule è menzionata anche nella "Geografia" di Tolomeo ed in molte altre opere antiche. Gli studiosi tendono ad identificare l'isola con l'Islanda o con la Groenlandia (Greenland, Gronland = Terra Verde) che in un remoto passato avrebbero avuto rapporti con Atlantide, prima che questa fosse inghiottita dalle acque. Nelle terre attorno al polo effettivamente il giorno dura sei mesi e la notte altrettanto.
Spinti dai mutamenti climatici, gli Iperborei, guidati dai loro capi (gli Arya), lasciarono la mitica Thule e migrarono verso sud in paesi più caldi portando con se le loro antiche conoscenze. Pare che si stanziarono per lungo tempo in Russia e nell'Asia centrale, dove già venivano chiamati Ariani. In un secondo momento discesero ancora più a sud dando luogo a quella migrazione di cui si è detto prima.
Il mito di questa popolazione iperborea è presente nella tradizione di molti altri popoli come gli indiani d'America ed i cinesi, ma è sopratutto nei monasteri del Tibet che si conservano in segreto documenti su quegli avvenimenti (il Tibet, data la sua altitudine, sarebbe rimasto completamente indenne dal Grande Diluvio). Non a caso Hitler nel 1938 mandò una spedizione in Tibet con l'intento di scoprire le origini della razza ariana. Si noti che il nazismo adottò come simbolo la svastica che originariamente era il simbolo ancestrale della razza ariana. D'altra parte Hitler, già prima di salire al potere era membro della società iniziatica "Thule", i cui membri erano convinti della divisione dell'Umanità in due civiltà: quella Aristocratica degli Ariani e quella Ginecocratica dei popoli mediterranei e dei Dravidici dell'India, entrambe assoggettate dagli Ariani. Nel mondo attuale, invece, la civiltà Ginecocratica avrebbe preso il sopravvento.
Abbiamo scritto questo articolo tutto al condizionale, consapevoli che queste brevi righe sono insufficienti a trattare un argomento attualmente così delicato. Consigliamo pertanto a chi fosse interessato alla Civiltà Tradizionale di consultare le opere di Renè Guenon e di Julius Evola.
Chi erano e da dove venivano gli Ariani? Il geografo ed esploratore greco Pitea parla per la prima volta della leggendaria isola di Thule nella quale il Sole splendeva per sei mesi all'anno e che distava sei giorni di navigazione dall'odierna Scozia. Quest'isola sarebbe stata abitata da una leggendaria popolazione, gli Iperborei. Questi sarebbero stati custodi di una Tradizione Filosofica Primordiale che avrebbero ereditato dalla civiltà di Atlantide ormai scomparsa. Thule è menzionata anche nella "Geografia" di Tolomeo ed in molte altre opere antiche. Gli studiosi tendono ad identificare l'isola con l'Islanda o con la Groenlandia (Greenland, Gronland = Terra Verde) che in un remoto passato avrebbero avuto rapporti con Atlantide, prima che questa fosse inghiottita dalle acque. Nelle terre attorno al polo effettivamente il giorno dura sei mesi e la notte altrettanto.
Spinti dai mutamenti climatici, gli Iperborei, guidati dai loro capi (gli Arya), lasciarono la mitica Thule e migrarono verso sud in paesi più caldi portando con se le loro antiche conoscenze. Pare che si stanziarono per lungo tempo in Russia e nell'Asia centrale, dove già venivano chiamati Ariani. In un secondo momento discesero ancora più a sud dando luogo a quella migrazione di cui si è detto prima.
Il mito di questa popolazione iperborea è presente nella tradizione di molti altri popoli come gli indiani d'America ed i cinesi, ma è sopratutto nei monasteri del Tibet che si conservano in segreto documenti su quegli avvenimenti (il Tibet, data la sua altitudine, sarebbe rimasto completamente indenne dal Grande Diluvio). Non a caso Hitler nel 1938 mandò una spedizione in Tibet con l'intento di scoprire le origini della razza ariana. Si noti che il nazismo adottò come simbolo la svastica che originariamente era il simbolo ancestrale della razza ariana. D'altra parte Hitler, già prima di salire al potere era membro della società iniziatica "Thule", i cui membri erano convinti della divisione dell'Umanità in due civiltà: quella Aristocratica degli Ariani e quella Ginecocratica dei popoli mediterranei e dei Dravidici dell'India, entrambe assoggettate dagli Ariani. Nel mondo attuale, invece, la civiltà Ginecocratica avrebbe preso il sopravvento.
Abbiamo scritto questo articolo tutto al condizionale, consapevoli che queste brevi righe sono insufficienti a trattare un argomento attualmente così delicato. Consigliamo pertanto a chi fosse interessato alla Civiltà Tradizionale di consultare le opere di Renè Guenon e di Julius Evola.
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