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Il Vegetarismo nel Ciclo della Vita

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Il Vegetarismo nel  Ciclo della Vita Empty Il Vegetarismo nel Ciclo della Vita

Messaggio Da Angelodiluce Gio Apr 29, 2010 9:00 pm

Le diete vegane, lacto-vegetariane e lacto-ovo-vegetariane ben bilanciate
sono adeguate a tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusi gravidanza ed
allattamento. Le diete vegane, lacto-vegetariane e lacto-ovo-vegetariane
adeguatamente pianificate soddisfano i fabbisogni nutrizionali dei bambini
nella prima e seconda infanzia e degli adolescenti, e promuovono una
crescita normale. Le diete vegetariane nell'infanzia e
nell'adolescenza possono essere d'ausilio nello stabilire sani schemi
alimentari, validi per tutta la durata della vita, e possono offrire alcuni
importanti vantaggi nutrizionali. I bambini e gli adolescenti vegetariani
presentano più bassi introiti di colesterolo, grassi saturi e grassi totali,
e più elevati introiti di frutta, verdura e fibre rispetto ai
non-vegetariani. È stato riportato che i bambini
vegetariani sono anche più magri e presentano più bassi livelli di
colesterolo plasmatico.

Prima Infanzia
Quando nella prima infanzia i bambini vegetariani ricevano adeguate quantità
di latte materno o delle formulazioni in commercio per l'infanzia, e la loro
dieta contenga buone fonti di energia e di nutrienti come ferro, vitamina
B12 e vitamina D, la crescita nel corso di questa fase della vita è normale.
Diete estremamente restrittive, come quelle fruttariana e crudista, sono
state associate con una ridotta crescita e perciò non possono essere
raccomandate per tutti i bambini. Molte donne vegetariane scelgono di
allattare al seno i propri bambini, e questa pratica dovrebbe essere
incoraggiata e sostenuta. Il latte delle donne vegetariane è simile per
composizione a quello delle donne non-vegetariane, ed è nutrizionalmente
adeguato. Le formulazioni per l'infanzia in commercio dovrebbero essere
utilizzate se i bambini non vengono allattati al seno o se vengono svezzati
prima dell'anno di età. Le formulazioni a base di soia sono le uniche
possibilità per i lattanti vegani che non vengano allattati al seno.

Il comune latte di soia, il latte di riso, le preparazioni di latte fatto in
casa, il latte vaccino ed il latte di capra non dovrebbero essere utilizzati
per sostituire il latte materno o le formulazioni per l'infanzia in
commercio nel corso del primo anno di vita, dal momento che questi cibi non
contengono un rapporto adeguato di macronutrienti, e non contengono neppure
livelli adeguati dei micronutrienti necessari per il lattante.

Le Linee Guida per l'introduzione dei cibi solidi sono le stesse per bambini
vegetariani e non. Quando è il momento di iniziare ad introdurre i
cibi ricchi di proteine, i bambini vegetariani possono ricevere alimenti
quali tofu schiacciato o ridotto a purea, legumi ridotti a purea e se
necessario filtrati, yogurt di soia o vaccino, tuorlo d'uovo cotto e
formaggio in fiocchi. In seguito si può iniziare a proporre cibi come
cubetti di tofu, formaggio vaccino o di soia, e bocconcini di hamburger di
soia. Il latte in commercio non scremato, il latte di soia fortificato od il
latte vaccino possono essere utilizzati come alimento liquido di prima
scelta solo a partire dal primo anno di età, o più tardi se il bambino sta
crescendo normalmente e se sta mangiando in modo variato. I cibi
ricchi in energia e nutrienti, come i germogli di legumi, il tofu e l'
avocado schiacciato, devono essere utilizzati quando il bambino sta per
essere svezzato. I grassi nella dieta non devono essere limitati nei bambini
di età inferiore ai due anni.

I bambini allattati al seno, le cui madri non assumano in modo regolare
latticini, cibi fortificati con vitamina B12 od integratori a base di questa
vitamina, devono assumere degli integratori di vitamina B12. Le Linee
Guida per l'utilizzo degli integratori a base di ferro e di vitamina D nei
bambini vegetariani non sono diverse dalle Linee Guida adottate per i
bambini non-vegetariani. Gli integratori a base di zinco non sono
necessariamente raccomandati nei bambini vegetariani, perché la carenza di
zinco viene raramente osservata. Gli introiti di zinco dovrebbero
venire valutati individualmente, e gli integratori od i cibi fortificati a
base di zinco dovrebbero venire utilizzati nel periodo in cui vengono
introdotti cibi complementari, se la dieta risultasse povera di zinco o
costituita principalmente da cibi contenenti zinco a bassa biodisponibilità.

Seconda Infanzia
I bambini lacto-ovo-vegetariani evidenziano un ritmo di crescita simile a
quello dei loro coetanei non-vegetariani. Sono disponibili
scarse informazioni sulla crescita dei bambini vegani non-macrobiotici, per
quanto alcuni dati suggeriscano che questi bambini tendano ad essere un po'
più piccoli, ma comunque all'interno dei normali intervalli standard per
peso ed altezza.

Un ritardo nella crescita è stato riscontrato principalmente in quei bambini
che seguivano diete estremamente restrittive.

L'assunzione frequente di pasti e snacks, e l'utilizzo di alcuni cibi
raffinati (cereali per colazione fortificati, tutti i tipi di pane e pasta)
e di cibi ad elevato contenuto in acidi grassi insaturi, possono aiutare i
bambini vegetariani a raggiungere le quantità di energia e nutrienti
necessarie. L'introito medio di proteine dei bambini vegetariani (lacto-ovo,
vegani e macrobiotici) generalmente soddisfa od eccede le quantità
raccomandate, sebbene i bambini vegetariani possano consumare una quantità
di proteine inferiore a quella dei bambini non-vegetariani. I
bambini vegani possono presentare un fabbisogno di proteine lievemente
superiore a quello dei bambini non-vegani, a causa di differenze nella
assimilabilità e nella composizione aminoacidica delle proteine di origine
vegetale, ma solitamente questo fabbisogno proteico è generalmente
rispettato se la dieta contiene adeguate quantità di energia ed una varietà
di cibi di origine vegetale. L'assunzione di buone fonti di calcio,
ferro e zinco dovrebbe essere incoraggiata nei bambini vegetariani, in
parallelo ad accorgimenti dietetici che esaltino l'assimilabilità dello
zinco e del ferro a partire dai cibi vegetali. Una fonte affidabile di
vitamina B12 è importante per i bambini vegani. Se vi fossero dei dubbi sull
'efficacia della sintesi di vitamina D a causa della limitata esposizione
alla luce solare, del colore della pelle, della stagione o dell'uso di
filtri solari, dovrebbero venire utilizzati integratori di vitamina D o cibi
fortificati. La Tabella fornisce informazioni sulle fonti dietetiche di
questi nutrienti. Alcune guide nutrizionali per bambini vegetariani di età
inferiore ai 4 anni e per i bambini più grandicelli sono state pubblicate in altre sedi.


Adolescenza
È stato pubblicato un numero limitato di studi sulla crescita degli
adolescenti vegetariani, per quanto i dati disponibili suggeriscano la
presenza di scarse differenze tra vegetariani e non-vegetariani. In
Occidente, le ragazze vegetariane tendono a presentare il menarca ad un'età
lievemente superiore delle non-vegetariane, sebbene non tutti gli
studi scientifici riportino questo dato. Un menarca che si
presenti un po' più tardivamente può offrire dei vantaggi per la salute,
quali un più basso rischio di sviluppare cancro della mammella ed obesità.
Le diete vegetariane sembrano offrire alcuni vantaggi
nutrizionali per gli adolescenti. Viene infatti riportato come gli
adolescenti vegetariani consumino maggiori quantità di fibre, ferro, acido
folico, vitamina A e vitamina C rispetto ai non-vegetariani. Gli
adolescenti vegetariani consumano pure maggiori quantità di frutta e verdura
ed una minor quantità di dolci, di cibi pronti e di snack salati, rispetto
agli adolescenti non-vegetariani. I nutrienti chiave per gli
adolescenti vegetariani sono il calcio, la vitamina D, il ferro, lo zinco, e
la vitamina B12.

Le diete vegetariane sono in qualche modo più diffuse negli adolescenti che
presentino disturbi del comportamento alimentare, rispetto alla popolazione
generale degli adolescenti; per questo motivo, i professionisti della
nutrizione devono prestare particolare attenzione ai giovani clienti che
tendano a limitare in modo importante la varietà dei cibi e che manifestino
sintomi sospetti per disturbi del comportamento alimentare.
Comunque, studi recenti suggeriscono come l'adozione di una dieta
vegetariana non conduca a disturbi del comportamento alimentare, ma
piuttosto che la scelta di una dieta vegetariana possa camuffare un
preesistente disturbo del comportamento alimentare. Con una
supervisione nella pianificazione dei pasti, le diete vegetariane per gli
adolescenti risultano essere, oltre che appropriate, una scelta di salute.

Donne in Gravidanza ed Allattamento
Le diete lacto-ovo-vegetariane e vegane sono in grado di soddisfare le
richieste nutrizionali ed energetiche delle donne in gravidanza. I neonati
di madri vegetariane hanno solitamente un peso alla nascita simile a quello
dei neonati nati da madri non-vegetariane, e comunque che si colloca
all'interno dei valori normali. Le diete delle donne vegane
in gravidanza ed in allattamento dovrebbero contenere una fonte quotidiana
ed affidabile di vitamina B12. Se vi fossero dei dubbi sull'efficacia della
sintesi di Vitamina D, a causa della limitata esposizione alla luce solare,
del colore della pelle, della stagione o dell'uso di filtri solari, le donne
in gravidanza ed allattamento dovrebbero utilizzare integratori di vitamina
D o cibi fortificati. L'integrazione con ferro può rendersi necessaria per
la prevenzione od il trattamento dell'anemia da carenza di ferro, che viene
comunemente osservata durante la gravidanza. Alle donne che intendano
affrontare una gravidanza o che siano nel periodo del concepimento, si
consiglia di consumare 400 mcg di acido folico al dì a partire da
integratori, cibi fortificati, od entrambi, oltre a consumare l'acido folico
contenuto nei cibi a partire da una dieta variata.

È stato osservato come i figli di madri vegetariane presentino più bassi
livelli di DHA nel plasma e nel cordone ombelicale rispetto ai figli di
non-vegetariane, sebbene non sia nota l'importanza funzionale di questo dato
I livelli di DHA nel latte di donne vegane e
lacto-ovo-vegetariane risultano più bassi rispetto ai livelli riscontrati
nelle donne non-vegetariane. Dal momento che il DHA sembra giocare un
ruolo importante nello sviluppo del cervello e dell'occhio, e dal momento
che un'integrazione dietetica di DHA può essere importante per il feto e per
il neonato, le donne vegane e vegetariane (a meno che non vengano assunte
uova con regolarità) in gravidanza ed in allattamento, dovrebbero includere
nella loro dieta fonti di acido linolenico, precursore del DHA (semi di lino
macinati, olio di semi di lino, olio di canola ed olio di semi di soia) od
utilizzare un integratore di DHA vegetariano (dalle microalghe). I cibi che
contengano acido linoleico (olio di semi di mais, cartamo o girasole) ed
acidi grassi transidrogenati (margarine ed altri cibi contenenti grassi
idrogenati) dovrebbero venire limitati dal momento che questi acidi grassi
sono in grado di inibire la produzione del DHA a partire dall'acido
linolenico.

Età Anziana
Alcuni studi indicano che la maggior parte dei vegetariani più anziani
presenta degli introiti dietetici simili a quelli dei non-vegetariani,
Con l'avanzare dell'età, i fabbisogni energetici diminuiscono, ma le
dosi raccomandate di molti nutrienti, compresi calcio, vitamina D, vitamina
B6, ed in qualche modo anche le proteine, sono aumentati. L'esposizione alla
luce solare è spesso limitata, e la sintesi di vitamina D è ridotta negli
anziani, quindi è molto importante l'assunzione di fonti dietetiche di
vitamina D o di integratori.

Gli anziani possono avere difficoltà nell'assimilazione della vitamina B12 a
partire dal cibo; pertanto dovrebbero essere utilizzati cibi fortificati con
vitamina B12 od integratori, dal momento che la vitamina B12 nei cibi
fortificati e negli integratori è solitamente ben assorbita. La
quantità di proteine richiesta dagli anziani è controversa: le DRI (Dietary
Reference Intakes, Introiti Dietetici di Riferimento) correnti non
raccomandano un'integrazione di proteine negli adulti anziani. Una
metanalisi di alcuni studi sul bilancio azotato ha concluso che non
sussistono sufficienti indizi per raccomandare introiti differenti di
proteine negli anziani, ma sottolinea che i dati sono limitati e
contraddittori. Altri studi hanno concluso che il fabbisogno di
proteine per gli anziani può aggirarsi intorno ad 1-1.25 g/kg di peso
corporeo al dì. Gli anziani possono agevolmente soddisfare il
fabbisogno proteico con una dieta vegetariana se vengono assunti
quotidianamente vari cibi vegetali ricchi di proteine, inclusi legumi e
prodotti a base di soia.

Le diete vegetariane ad elevato contenuto di fibre possono essere utili per
gli anziani affetti da stipsi. Gli anziani possono trarre vantaggio da
consigli nutrizionali che privilegino cibi facili da masticare, che
richiedano una minima preparazione o che siano appropriati per finalità
terapeutiche.

Atleti
Le diete vegetariane sono pure in grado di soddisfare il fabbisogno degli
atleti agonisti. Le raccomandazioni nutrizionali per gli atleti vegetariani
dovrebbero venir formulate tenendo in considerazione gli effetti sia del
vegetarismo che dell'esercizio fisico. La posizione dell'American Dietetic
Association e dei Dietitians of Canada su nutrizione e performance atletica,
fornisce appropriate informazioni dietetiche per gli atleti, sebbene
possa essere necessario effettuare alcuni adattamenti ai fabbisogni dei
vegetariani. Le quantità di proteine raccomandate per gli atleti che
pratichino discipline di durata sono 1.2-1.4 g/kg di peso corporeo, mentre
gli atleti che pratichino discipline di forza o potenza possono richiedere
fino a 1.6-1.7 g/kg di peso corporeo.

Non tutti i gruppi di studiosi sostengono la necessità di un aumentato
introito proteico negli atleti. Le diete vegetariane che soddisfino i
fabbisogni energetici e che contengano una varietà di cibi ricchi di
proteine vegetali, quali i derivati della soia, i legumi, i cereali, le noci
ed i semi oleaginosi, possono fornire una quantità adeguata di proteine
senza richiedere l'uso di cibi speciali od integratori. Una
particolare attenzione dovrebbe essere posta nei confronti degli atleti
adolescenti, affinché rispettino adeguati introiti di energia, calcio,
proteine e ferro. L'amenorrea può essere più comune tra le atlete
vegetariane che tra le non-vegetariane, nonostante non tutti gli studi siano
concordi su questo riscontro. Le atlete vegetariane possono
trarre beneficio da diete che includano adeguate quantità di energia,
elevati livelli di grassi e generosi introiti di calcio e ferro.
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