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COMUNICAZIONE SPIRITICA

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Messaggio Da Angelodiluce Gio Apr 29, 2010 3:27 am

l'occultista vi sono poche cose più deplorevoli della confusione: mezze-verità commiste alla menzogna, false dottrine, false conclusioni nella mente dell’uomo occidentale, specie riguardo alla comunicazione con gli spinti. Ma per quanto deplorevole tale confusione possa essere, è tuttavia utile per attrarre l'attenzione dei pensatori sul soggetto e condurli a investigarlo più profondamente. Anche le pratiche truffaldine che hanno rappresentato un vero scandalo nella storia dello spiritualismo del mondo occidentale, anche quelle disgustose e ripugnanti alla mente di ogni persona di buon senso, sono servite a porre in risalto la verità che si nasconde dietro i fenomeni generali dello spiritismo. Tralasciando completamente di considerare i fenomeni fraudolenti o semifraudolenti che vengono gabellati come comunicazione con gli spiriti, questo argomento della comunicazione fra persone corporee e anime incorporee può essere suddiviso in due categorie generali. La più bassa è composta di:
a) casi in cui anime incorporee di un ordine inferiore - le cosiddette anime schiave della terra - che manifestano la loro presenza alle persone ancora sulla terra;
b) casi di animazione di involucri astrali. La categoria più alta dei fenomeni di comunicazione spiritica è data dai casi in cui le anime dimoranti sugli elevati piani dell'astrale si manifestano a persone sulla terra.
L'anima sui piani astrali è in una condizione ideale, non occupandosi più delle cose terrene che ha lasciato dietro di sé. Benché mantenga naturalmente un legame di simpatia con chi le fu vicino e caro per vincoli di amore o di amicizia ed è rimasto sul piano materiale, si tratta pur sempre di un legame di natura totalmente psichica o spirituale, estraneo al concetto di vicinanza nello spazio o di prossimità fisica. I vincoli e i legami fra le anime incorporee e le anime ancora racchiuse nel corpo terreno possono essere pensati come filamenti spirituali, una specie di forma trascendentale della relazione telepatica: quando l'anima incorporea pensa alla persona amata sulla terra, produce in essa un sentimento affine alla sensazione di vicinanza fisica dell'anima incorporea, sensazione che nasce dalla percezione del rapporto mentale e spirituale di cui abbiamo appena parlato. Nello stesso modo l'anima incorporea ha l'impressione di un richiamo o messaggio dalla persona terrena quando questa pensa intensamente ad essa. Di questa continuità dei sentimenti di amore e di affetto fra le anime separate, non si può che dire bene, perché l'anima terrena è confortata e corroborata dalla sensazione di corrispondenza e di vicinanza dell'anima incorporea del piano astrale, e questa ha lo stesso piacere e la stessa gioia della vicinanza fisica nella vita terrena. Questa relazione è peculiarmente sacra ed è goduta da molte persone di questo mondo, sebbene non ne parlino a chi non potrebbe comprenderle. Quelli che hanno fatto tale esperienza intenderanno l'esatto significato di queste parole. Tutti gli altri possono immaginarlo riferendosi alle più intense sensazioni di vicinanza spirituale provate nella vita terrena, che rappresentano una comunione di anime molto prossima alla perfezione della comunione di anime sul piano astrale sotto alcuni aspetti, benché non ne rendano completamente la natura. Desideriamo che si comprenda esattamente che non possiamo che dir bene di questa forma di comunicazione spirituale fra persone unite da vincoli di amore e di amicizia, delle quali una sia incorporea e l'altra ancora sulla terra. Ciò che stiamo per condannare è qualche cosa di ben diverso. Gli occultisti progrediti sono pressoché unanimi nel ritenere che la pratica di richiamare l'attenzione di spiriti incorporei al solo scopo di trattenimento, di curiosità o di esibizione in genere, è altamente deplorevole. Le migliori autorità la condannano energicamente. Innanzitutto il risultato è sempre insoddisfacente per ottimi e sufficienti motivi. In secondo luogo l'effetto di simili richiami può essere dannoso per l'anima incorporea, distraendone l'attenzione spirituale dalle cose dei piani più alti per volgerla a quelle del piano materiale, ritardandone così lo sviluppo e confondendone la mente. Sarebbe come indirizzare la mente di un bambino verso le cose della sua condizione prenatale, se ciò fosse possibile. E all’anima che non comprende la natura e il carattere della vita astrale (e tale comprensione è propria delle sole anime più progredite) la commistione delle cose e dei fenomeni del piano materiale e astrale è causa di perplessità, di confusione e di distrazione. L'anima deve essere lasciata libera di evolversi naturalmente sul suo nuovo piano e non richiamata verso la terra per soddisfare curiosità o servire di divertimento. Il risultato di una tale pratica è simile a quello che si otterrebbe sradicando ogni giorno una pianta per esaminare lo sviluppo delle sue radici. Un'altra forma di richiamo dell'anima incorporea - quella di richiamarla per confortare e informare le persone amate, parenti o amici - è quasi altrettanto indesiderabile. L'anima incorporea, richiamata dalla sollecitazione dei legami di relazione affettiva, ritorna come una persona che cammini nel sonno, poiché tale è precisamente la sua condizione. Ora, come non è desiderabile far camminare nel sonno una persona terrena, così non lo è lo stesso tentativo attuato nei confronti di un'anima incorporea, che giunge dalle sue esperienze astrali in uno stato di abbacinamento e da ben poca soddisfazione a chi la richiama, mentre passa attraverso una dolorosa perplessità e confusione. Chi ha fatto esperimenti di richiamo di anime incorporee (in cui i fenomeni siano stati genuini) ricorderà le attonite e piuttosto confuse risposte ottenute e gli insoddisfacenti risultati raggiunti, anche nelle migliori condizioni. La pratica di richiamare le anime dal piano astrale è un pervertimento dei processi della Natura e il risultato non è mai soddisfacente. Non è mai giustificata ed è severamente condannata dalle migliori autorità in materia. Il fugace sguardo nella natura e nella condizione della vita del piano astrale che abbiamo dato in questo libro dovrebbe essere sufficiente per consentirvi di vedere chiaramente la ragione di tale opinione e il motivo della condanna. È vero che le anime sul piano astrale, talvolta, sotto l'impulso di intensi ricordi, di preoccupazioni e affetto per coloro che hanno lasciato sulla terra, sono ritornate volontariamente sul piano terrestre, e si sono manifestate alle persone che vi abitano, materializzandosi perfino in qualche caso. Ciò non avviene abitualmente, ma con frequenza sufficiente per farne menzione. In simili casi la forza del desiderio dell'anima incorporea le ha fatto assumere una forma percettibile ai sensi delle persone cui appare, esattamente come una fortissima impressione telepatica. Ma, anche in questi casi, la povera anima agitata cessa gradualmente di sentire l'attrazione della vita terrena e di ritornarvi, cominciando a vivere la sua normale vita astrale in conformità delle leggi della Natura. Sappiamo che le nostre parole saranno sgradevoli e sgradite alla mente di chi fermamente ritiene di essere in frequente comunicazione con le anime degli amici e degli amati dipartiti. Ma la verità è questa e siamo certi che l'esatta comprensione dell'argomento farà intendere a tali persone che la più grande espressione d'amore verso chi è andato via consiste nel fare ciò che per esso è meglio, senza sacrificarlo all'egoistico desiderio di una temporanea soddisfazione, tanto più che questa non è mai piena perché si ha sempre la sensazione precisa che c'è qualche cosa che manca. Il vero amore consiste nel donare piuttosto che nel ricevere. E non dovrebbe ciò esser vero nella comunicazione con i nostri amati sull'altra sponda? Non è forse più nobile inviare loro pensieri di amore e di simpatia, incoraggiandone lo sviluppo sui più elevati piani, piuttosto che tentare di trascinarli indietro sul piano materiale per sentire dire che sono felici e che tutto va bene e per sentir forse mormorare delle semicoerenti banalità come da sonnambuli? E non è più degno di noi, che siamo legati alle catene della carne, elevare il piano della nostra comunicazione con essi al loro più alto piano di esistenza e corrispondere mediante rapporti e comprensione spirituali nel silenzio e senza parole sul piano dove l'anima parla all'anima senza parole e senza necessità di presenza fisica? Riflettete su ciò e lasciate che la vostra anima vi parli in verità dal profondo del cuore: siate certi che la risposta sarà in armonia con la verità.
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