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IL 10 SETTEMBRE INIZIA LA FINE DEL MONDO

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Messaggio Da Angelodiluce Gio Giu 24, 2010 1:22 pm

Questa volta non è qualche perditempo del web che si diletta a speculare sul catastrofismo a buon mercato, no stavolta - nonostante tutte le rassicurazioni fornite invece da gran parte della comunità fisica internazionale - l'allarme
sul MEGA ESPERIMENTO in fase di partenza al mostruoso Large Hadron
Collider di Ginevra (appena ultimato) arriva da uno scienziato.
Ed è un allarme apocalittico, da fine del mondo !
Secondo Otto Roessler, infatti,
un eminente scienziato tedesco dell'Università di
Tubinga, l'esperimento nel laboratorio europeo del Cern a Ginevra
potrebbe creare buchi neri in grado di inghiottire e distruggere la
Terra nel giro di 50 anni.
E' ovvio che appena Roessler ha pubblicato il suo articolo, sul tema si sta gia' diffondendo il panico in Germania.
Adesso lo scontro ha coinvolto gli scienziati di tutto il Paese ed e' finito oggi sulla prima pagina della 'Sueddeutsche Zeitung'.
Come è noto,
nell'anello di 27 km di circonferenza, situato sotto l'aeroporto di
Ginevra e che si estende fin sotto il massiccio del Giura, gli scienziati stanno per eseguire nelle prossime settimane il piu' grande esperimento mai tentato al mondo.
Nel
"Large Hadron Collider"(Lhc) i protoni andranno a collidere gli uni
sugli altri ad una velocita' che e' pari al 99,999991 per cento di
quella della luce e una delle conseguenze dell'impatto potrebbe essere
il formarsi di piccoli buchi neri. Sulla base della teoria
della relativita' generale di Albert Einstein, sostiene il professor
Roessler, i buchi neri cosi' creati si ingrandiranno e finiranno entro
mezzo secolo per inghiottire la Terra.
A contestare questa tesi, ripresa con titoli di scatola dalla grande stampa popolare, arriva adesso un
documento stilato da oltre 20 autorevoli fisici nucleari di varie
universita' tedesche dal titolo "La Terra non sara' inghiottita dai
buchi neri". Il professor Hermann Nicolai, direttore a Potsdam del
"Max-Planck-Institut" di Fisica gravitazionale, accusa il suo collega
Roessler di incompetenza e replica che le sue affermazioni
catastrofiche sono basate su un "fondamentale fraintendimento della
teoria di Einstein".
Il presidente del Comitato tedesco per la Fisica delle particelle, Peter
Maettig, non esclude che l'esperimento del Cern possa dar luogo alla
creazione di buchi neri, ma sottolinea che in questo caso "sarebbero
ben diversi dai buchi neri esistenti nello spazio".
Anche
il suo collega Siegfried Bethke, direttore del Max-Planck-Institut" di
Fisica di Monaco di Baviera, precisa che gli eventuali buchi neri
creati a Ginevra "sono cosi' minuscoli da non riuscire in pratica a
sviluppare alcuna forza di attrazione e scompaiono sotto forma di
radiazione in una frazione di secondo". Bethke attacca poi pesantemente
il suo collega di Tubinga e spiega che "a diffondere il panico e' gente
che ha evidentemente letto troppi libri di fantascienza".
Gli
scienziati tedeschi sottolineano che nell'universo avvengono
continuamente collisioni di ogni tipo di particelle con energie molto
piu' grandi di quella creata nel laboratorio del Cern, senza dar luogo
alla creazione di buchi neri dall'effetto distruttivo. Rimane
il fatto, pero', come scrive la 'SZ', che ormai in Germania non si
parla d'altro e che su internet e sui media il panico per l'avvicinarsi
dell'esperimento di Ginevra si va sempre piu' diffondendo.
Il giornale di Monaco di Baviera scrive che
il timore comune e' che i buchi neri creati dall'esperimento nello
'Lhc' del Cern "finiscano per ingrandirsi con un effetto simile a
quello di una palla di neve, arrivando poi ad inghiottire e distruggere
il pianeta".
Davanti al clima di isteria ormai dilagante, il professor Maettig spiega che a nulla valgono ormai le spiegazioni dei fisici, poiche' la paura sta diventando cosi' forte che nemmeno con gli argomenti scientifici "si riesce piu' ad eliminarla".
Forse,
nella mente di tutti, ci sono le immagini di quello straordinario
cartone di Walt Disney, 'Fantasia', in cui, in un celebre episodio,
l'Apprendista Stregone Mickey Mouse si impadroniva del cappello del
Mago e con quello metteva in moto una serie di Magie spaventose che poi
non riusciva più a controllare.
Ma quello era un cartone, non la realtà. O no ?
Con una certa meraviglia ci accorgiamo oggi di come un grande quotidiano italiano cavalchi l'ansia millenaristica montante - ne sappiamo qualcosa - tra 2012, uragano Gustav, ecc.. ecc.. per
sparare in prima pagina un pezzone firmato da Enrico Franceschini, che
titola: "Fermate il Big Bang di Ginevra o il 10 settembre finirà il
mondo".
In realtà il clamoroso allarme che 'Repubblica' spaccia come dell'ultima ora, è già bello anzianotto, visto che nell'articolo si riportano le frasi del Dottor Otto Roessler (e non Rossler come è scritto nel pezzo, che si può scrivere, ma con la dieresi ).
Come abbiamo riferito nel pezzo di un mese fa l'allarme di Roessler è rimasto piuttosto isolato:
praticamente nessun'altro 'addetto ai lavori' ha sposato i contenuti di
questo allarme, e il ricorso alla Corte Europea dei Diritti Umani è
parso ai più come una trovata pubblicitaria dello stesso intraprendente
professore.
Dopodichè, siccome nessuno qui ha
competenza astrofisica così iper-specialistica e nessuno di noi può
dire come stiano veramente le cose (ahimè, temo neanche gli scienziati del CERN, che spero vivamente sappiano quello che stanno facendo), non
ci resta che fidarci della stra-grande maggioranza degli scienziati, e
aspettare che il Mega-Acceleratore si metta finalmente in moto.
P.s. : a
ulteriore precisazione, nell'ipotesi catastrofica, non ci sarebbe
nessuna fine del mondo, il 10 settembre. Come è affermato dallo stesso
Roessler, l'eventuale buco nero creatosi durante l'esperimento
impiegherebbe anni e anni per 'inghiottire' la terra.
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